Prezzi lievitati, vendite in flessione, crollo della redditività. Il surplus di costi registrato quest’anno in Italia dalle imprese - 1,5 miliardi, l’83% in più, derivanti dai soli aumenti della materia energetica e delle materie prime secche, come tappi, vetro e carta - complicherà parecchio i bilanci 2022. Il margine operativo lordo è previsto quest’anno al 10%, in discesa rispetto al 25% del 2021 e peggiore anche dell’annus horribilis 2020, quando l’indicatore di redditività riscontrato era al 17%. Ma la vera doccia fredda sarà nel 2023: in uno scenario recessivo il Mol (margine operativo lorodo) andrà in caduta libera (4%), con un fatturato, a -16%, che in molti casi non riuscirà a coprire costi in decremento (-11%), ma comunque relativamente alti. In termini monetari, la riduzione del Mol attesa per l’anno prossimo è di circa 900 milioni di euro, attestandosi così a 530 milioni di euro contro il miliardo e 400 milioni del 2022 e i3,4 miliardi del 2021.
Micaela Pallini Pres. Federvini