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Motociclismo d'Epoca Magazine Motociclismo d'Epoca 12-2012 Edizione posteriore

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In copertina, omaggio al Ciao che resta nel cuore di milioni di italiani. Al mitico ciclomotore della Piaggio, prodotto dal 1967 al 2006 in oltre 3.500.000 esemplari, Motociclismo d’Epoca dedica una completa Guida all’acquisto. E se il Ciao ha rivoluzionato il concetto del ciclomotore tradizionale, all’Aspes va il merito di aver dato vita, nello stesso periodo, ad uno dei più belli ed interessanti fuoristrada di 50 cc. Si tratta del Cross Special, il primo modello che impone il nome della Casa di Gallarate tra i giovani appassionati di Cross e Regolarità. Nato anch’esso nel 1967, originale nella sua singolare carrozzeria in fibra di vetro, monta componentistica di livello, come le sospensioni Ceriani, e il miglior motore del momento, il Minarelli P4 SS. Sviluppato in due versioni, servirà da base per il successivo Navaho che sarà protagonista negli anni Settanta.
Sempre in tema di moto off-road, la storia della Yamaha XT 550 che nei primi anni Ottanta, in pieno boom delle Enduro a 4 tempi, introduce la distribuzione a 4 valvole e la sospensione posteriore con monoammortizzatore.
Tornando indietro nel tempo, altre due moto molto particolari.
La francese Majestic degli anni Venti, innovativa nello stile come nelle soluzioni tecniche, e la tedesca Horex Imperator 400 degli anni Cinquanta, una raffinata bicilindrica parallela, ricca di qualità, ma vittima della crisi che colpì in quel periodo il mercato della moto.
Per la serie “La grande storia” questo mese spicca un ampio dossier sulla nascita e sullo sviluppo dell’industria motociclistica in Italia, a partire dal 1898 fino al 1921.
La sezione sportiva propone invece un servizio dedicato alla Kawasaki 500 con telaio monoscocca sviluppata e portata in gara nei primi anni Settanta dal pilota francese Eric Offenstadt e la biografia di Guido Sala, pilota di spicco della MV Agusta con la 125 e nelle gare di gran fondo, che negli anni Sessanta passò al karting conquistando due titoli mondiali.
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Motociclismo d'Epoca

Motociclismo d'Epoca 12-2012 In copertina, omaggio al Ciao che resta nel cuore di milioni di italiani. Al mitico ciclomotore della Piaggio, prodotto dal 1967 al 2006 in oltre 3.500.000 esemplari, Motociclismo d’Epoca dedica una completa Guida all’acquisto. E se il Ciao ha rivoluzionato il concetto del ciclomotore tradizionale, all’Aspes va il merito di aver dato vita, nello stesso periodo, ad uno dei più belli ed interessanti fuoristrada di 50 cc. Si tratta del Cross Special, il primo modello che impone il nome della Casa di Gallarate tra i giovani appassionati di Cross e Regolarità. Nato anch’esso nel 1967, originale nella sua singolare carrozzeria in fibra di vetro, monta componentistica di livello, come le sospensioni Ceriani, e il miglior motore del momento, il Minarelli P4 SS. Sviluppato in due versioni, servirà da base per il successivo Navaho che sarà protagonista negli anni Settanta. Sempre in tema di moto off-road, la storia della Yamaha XT 550 che nei primi anni Ottanta, in pieno boom delle Enduro a 4 tempi, introduce la distribuzione a 4 valvole e la sospensione posteriore con monoammortizzatore. Tornando indietro nel tempo, altre due moto molto particolari. La francese Majestic degli anni Venti, innovativa nello stile come nelle soluzioni tecniche, e la tedesca Horex Imperator 400 degli anni Cinquanta, una raffinata bicilindrica parallela, ricca di qualità, ma vittima della crisi che colpì in quel periodo il mercato della moto. Per la serie “La grande storia” questo mese spicca un ampio dossier sulla nascita e sullo sviluppo dell’industria motociclistica in Italia, a partire dal 1898 fino al 1921. La sezione sportiva propone invece un servizio dedicato alla Kawasaki 500 con telaio monoscocca sviluppata e portata in gara nei primi anni Settanta dal pilota francese Eric Offenstadt e la biografia di Guido Sala, pilota di spicco della MV Agusta con la 125 e nelle gare di gran fondo, che negli anni Sessanta passò al karting conquistando due titoli mondiali.


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Motociclismo d'Epoca  |  Motociclismo d'Epoca 12-2012  


In copertina, omaggio al Ciao che resta nel cuore di milioni di italiani. Al mitico ciclomotore della Piaggio, prodotto dal 1967 al 2006 in oltre 3.500.000 esemplari, Motociclismo d’Epoca dedica una completa Guida all’acquisto. E se il Ciao ha rivoluzionato il concetto del ciclomotore tradizionale, all’Aspes va il merito di aver dato vita, nello stesso periodo, ad uno dei più belli ed interessanti fuoristrada di 50 cc. Si tratta del Cross Special, il primo modello che impone il nome della Casa di Gallarate tra i giovani appassionati di Cross e Regolarità. Nato anch’esso nel 1967, originale nella sua singolare carrozzeria in fibra di vetro, monta componentistica di livello, come le sospensioni Ceriani, e il miglior motore del momento, il Minarelli P4 SS. Sviluppato in due versioni, servirà da base per il successivo Navaho che sarà protagonista negli anni Settanta.
Sempre in tema di moto off-road, la storia della Yamaha XT 550 che nei primi anni Ottanta, in pieno boom delle Enduro a 4 tempi, introduce la distribuzione a 4 valvole e la sospensione posteriore con monoammortizzatore.
Tornando indietro nel tempo, altre due moto molto particolari.
La francese Majestic degli anni Venti, innovativa nello stile come nelle soluzioni tecniche, e la tedesca Horex Imperator 400 degli anni Cinquanta, una raffinata bicilindrica parallela, ricca di qualità, ma vittima della crisi che colpì in quel periodo il mercato della moto.
Per la serie “La grande storia” questo mese spicca un ampio dossier sulla nascita e sullo sviluppo dell’industria motociclistica in Italia, a partire dal 1898 fino al 1921.
La sezione sportiva propone invece un servizio dedicato alla Kawasaki 500 con telaio monoscocca sviluppata e portata in gara nei primi anni Settanta dal pilota francese Eric Offenstadt e la biografia di Guido Sala, pilota di spicco della MV Agusta con la 125 e nelle gare di gran fondo, che negli anni Sessanta passò al karting conquistando due titoli mondiali.
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